Gruppo Misto - 5 dicembre 2012
Consiglio Regionale, approvata mozione contro omofobia e transfobia presentata da Sinistra Ecologia e Libertà. Romanelli (Sel): "Ora dalla Giunta ci aspettiamo un piano operativo"
COMUNICATO STAMPA, 5 DICEMBRE 20120
Consiglio Regionale, approvata mozione contro omofobia e transfobia presentata da Sinistra Ecologia e Libertà. Romanelli (Sel): "Ora dalla Giunta ci aspettiamo un piano operativo"
Una mozione con prima firma Mauro Romanelli, di Sinistra Ecologia e Libertà, e sottoscritta da tutto il centrosinistra, è stata oggi approvata all'unanimità in Consiglio Regionale.
"La Mozione - ricorda il Consigliere di Sel - è stata scritta dopo l'ultimo gay pride di Viareggio, per venire incontro alle sollecitazioni della comunità omosessuale, transessuale e transgender, rispetto non tanto all'affermazione dei principi, ormai largamente condivisa almeno dalla maggioranza che governa la Regione Toscana, ma alla necessità di azioni concrete di sensibilizzazione, educazione scolastica, formazione di insegnanti e genitori. Non troppo è stato fatto in proposito, e per questo la Mozione richiede alla Regione di redigere un piano dettagliato e di presentarlo al Consiglio, e poi di riferire ogni sei mesi sullo stato di attuazione".
"Vogliamo stimolare la Regione Toscana a iniziare una concreta e strutturale collaborazione con le associazioni , affinchè gli attestati di vicinanza e la presenza politica non si limitino ad un fatto estemporaneo" - commenta Romanelli.
"Servono campagne comunicative e socio-culturali sul fenomeno dell’omofobia e della transfobia, l'attenzione a vicende specifiche e delicate come quella della transessualità, mettere in campo iniziative formative nella pubblica amministrazione, tra le forze dell’ordine, negli ospedali e soprattutto nelle scuole, rivolte agli alunni, ma anche ad insegnati, genitori e assistenti sociali, perchè siano preparati a gestire la scoperta dell'identità sessuale da parte degli adolescenti, che vivono una situazione particolarmente delicata e possono raggiungere condizioni di disagio tali da arrivare anche a tentativi autolesionistici, non di rado fino al suicidio”.
“Da subito poi servono registri delle unioni civili in ogni comune e l’equiparazione anagrafica per i nuclei familiari dello stesso sesso”.
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