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Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA  n. 832


Giornata contro violenza donne: Bianchi, ascoltare e rispettare bambine e bambini

La Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana interviene per lanciare un monito: “Educhiamo le persone di minore età al rispetto e al riconoscimento dell’altro e garantiamo loro pari opportunità per crescere persone libere e responsabili. Un impegno che involge Tutti Noi per garantire un futuro libero anche dalla violenza”

 

di Federica Cioni, 25 novembre 2020

 

“Un miliardo e 700milioni di bambini sono vittime di violenza ogni anno, 150milioni di ragazze e 73 milioni di ragazzi hanno subito violenze sessuali, quasi la metà delle aggressioni sessuali sono commesse contro ragazze di età inferiore ai 16 anni, un bambino su 3 ha subito bullismo da parte dei suoi coetanei e uno su 10 è vittima di cyberbullismo; il 72 per cento delle vittime della tratta sono ragazze e giovani donne, una ragazza rifugiata su 5 ha subito violenze sessuali. A  fronte di tali dati come possiamo arginare la violenza  sulle donne? Solo attraverso l’educazione al valore fondante della persona, al rispetto e al riconoscimento dell’altro e garantendo  le necessarie risorse economiche, sociali e culturali per crescere persone libere e responsabili”. È quanto afferma la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
 
Una ricorrenza che Bianchi celebra rilevando  quanto sia “necessario agire sulle cause indirette che portano alla violenza, ancorché sulla violenza”. “Se è doveroso credere ed investire di più nelle donne e favorire la loro capacità di autodeterminazione, ancor prima è imprescindibile credere ed investire nella bambine e nelle ragazze in termini educativi, sociali ed economici, per favorirne la crescita, lo sviluppo, liberarne il talento e garantire così, alle donne che saranno, un futuro libero anche dalla violenza” spiega.

“Non potremo mai arginare la violenza contro le donne se innanzitutto non cominciamo ad ascoltare e rispettare bambine e bambini. La lotta alla violenza contro le donne – continua - deve rappresentare un reale e costante impegno che involge tutti noi, che si estrinseca innanzitutto nell’educare i più piccoli e nel garantire loro pari opportunità nell’accesso alle risorse, allo sviluppo ed alla crescita senza distinzione alcuna”.
 
“Educhiamo bambine e bambini, al valore intrinseco e fondante della persona e della sua dignità, presupposto imprescindibile per la costruzione e lo sviluppo della nostra identità e garantiamo loro le necessarie risorse economiche, sociali e culturali per crescere persone libere e responsabili. Solo così potremmo arginare fenomeni tragici come la violenza a donne e bambine che rappresenta una violazione aberrante della dignità della persona e un danno incommensurabile alla crescita di ogni società che ad oggi voglia definirsi pienamente civile e democratica”.