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Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA  n. 810


Giornata infanzia: Bianchi, bambine e bambini non sono categoria minoritaria ma eroi silenziosi

La Garante toscana per l’infanzia e l’adolescenza celebra la ricorrenza universale e lancia un appello: “La loro voce è necessaria. Non sono solo oggetto di tutela ma soggetti di diritto, portatori di opportunità necessarie alla società tutta”

 

di Federica Cioni, 20 novembre 2020

 

Camilla Bianchi, Garante Infanzia e Adolescenza Regione Toscana“Dobbiamo ascoltarli. La loro voce è necessaria. Non sono solo oggetto di tutela, ma soggetti di diritto”. Camilla Bianchi, Garante toscana per l’infanzia e l’adolescenza, celebra la Giornata universale per i diritti delle bambine e dei bambini e la Convenzione internazionale del 1989 lanciando un appello forte: “L’emergenza sanitaria, pur nella sua profonda drammaticità, può segnare un punto di svolta importante per il recupero di un maggiore esercizio di responsabilità che assicuri e garantisca in modo adeguato e sostanziale i diritti di tutti e dunque anche dei più piccoli e vulnerabili, in termini oggettivi e duraturi”. “Solo per questa via si può contribuire alla costruzione di un mondo migliore e di un futuro per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, senza distinzione alcuna”.

“La Convenzione stessa ci richiama a questo ineludibile esercizio di responsabilità”, continua la Garante. “Una responsabilità che involge la società tutta, nelle sue articolazioni istituzionali pubbliche ed in quelle private, affinché sia garantito in maniera sostanziale il riconoscimento della dignità delle persone di minore età, del loro superiore interesse, la salvaguardia ed il sostegno alla loro crescita, al loro benessere, al loro sviluppo ed al loro ascolto”.

E nel celebrare la Giornata internazionale, prima ancora di ricordare gli impegni a promuovere in tutto il mondo il diritto di bambine e bambini a crescere sani, ricevere un'educazione e sentirsi protetti, Bianchi rivolge un pensiero proprio a loro, ringraziandoli e definendoli “eroi silenziosi in questa epoca inedita”. “Loro che sono stati privati degli abbracci, della scuola, degli amici, del gioco, della libertà di poter vivere pienamente se stessi. Pur giovani, piccoli ed indifesi ci attestano nel loro silenzio, forza, coraggio e speranza”. Qualità che la Garante ha potuto “toccare con mano” durante le video interviste realizzate a distanza in pieno lockdown a seguito delle quali è nato il docufilm ‘Io volo dentro’, che racconta il Coronavirus proprio con gli occhi di bambine e bambini.

Nell’affrontare il presente ma soprattutto nella ricostruzione del domani, Bianchi esorta a “ripartire anche da loro, ponendoli al centro degli interessi reali e delle azioni della comunità”. “È necessario dare loro voce, non relegarli ad una categoria minoritaria. Sono persone portatrici di risorse ed opportunità vitali e necessarie ad una società intera”.

Le diverse articolazioni istituzionali pubbliche e private hanno la responsabilità di “garantire in maniera sostanziale il riconoscimento della dignità delle bambine, dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, del loro superiore interesse, la salvaguardia ed il sostegno alla loro crescita, al loro benessere, al loro sviluppo ed al loro ascolto”. “Solo così - rileva Bianchi -, si può avvalorare il senso autentico della nostra democrazia e crescere cittadine e cittadini di una società che voglia dirsi pienamente civile, inclusiva e democratica”.