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Iniziative

Normativa

Proemio e art. LI 'Abolizione della pena di morte'
Legge regionale 26/2015 "Istituzione della Festa della Toscana" abrogata con legge regionale 46/2015

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Una storia, tante diversità

Nata per ricordare una grande conquista di civiltà, l'abolizione della pena di morte avvenuta il 30 novembre del 1786 ad opera del Granduca Pietro Leopoldo, la Festa della Toscana rappresenta per la comunità un'occasione per riflettere e discutere sulle proprie radici di pace e di giustizia e trasmettere alle future generazioni viva memoria dei valori che rappresentano il patrimonio identitario della comunità toscana.

L'edizione 2011, dedicata al tema "Una storia, tante diversità", prevede molteplici manifestazioni articolate su tutto il territorio regionale, organizzate direttamente dal Consiglio regionale, da associazioni e da enti locali.
È un ritratto della Toscana, di ieri e di oggi, quello che abbiamo voluto focalizzare attraverso la scelta del tema cui dedicare l’edizione 2011 della Festa della Toscana. La fotografia di una realtà unica, in ogni senso, che è tale perché incontro, scontro e sintesi di esperienze e storie diverse. Celebriamo, nella ricorrenza dell’abolizione della pena di morte ad opera del Granduca Pietro Leopoldo, la ricchezza delle diversità che sa farsi unitarietà ed unità. Con  la conclusione, certo, delle celebrazioni per il 150esimo dell’Unità nazionale, cui il Consiglio regionale ha dedicato un anno intenso di iniziative e momenti di riflessione rivolti a tutta la comunità regionale. Ma anche con la valorizzazione delle peculiarità dei territori, delle loro genti, delle loro storie, delle loro economie nella consapevolezza che questo reticolo di ‘toscane’ è l’ossatura di una comunità coesa che sa farsi una. È il riconoscimento di quella "Toscana delle Toscane" che è stato ed è paradigma per i progetti di sviluppo dei territori, che è l’accettazione di un mondo di campanili non riflessi però unicamente sulle proprie piazze, ma vedette erte nel cielo per tenere vive le relazioni gli uni con gli altri.

C’è, insito in questo tema, un manifesto contro l’omologazione, la massificazione, insomma contro quei processi che tenderebbero ad uniformare anziché a valorizzare le diversità. Non ad esaltarle quali fattori di disgregazione, ma a celebrarne la caratteristica di vera e propria ricchezza, mattone imprescindibile di un processo unificante verso una identità ben specifica e riconoscibile.

Un’esaltazione della Toscana e della toscanità, per dare una spinta di ottimismo ad una regione che deve sapersi rilanciare nel panorama mondiale, forte del suo protagonismo storico e delle sue eccellenze diffuse nei territori e fra le genti. Che proprio nelle diversità – dei luoghi, delle produzioni, delle storie – trae la sua forza, il suo essere luogo contenitore di meraviglie e di tesori, artistici, culturali, paesaggistici, naturali.
Una storia, tante diversità: una miriade di colori che rappresentano le tante anime della comunità unite nel dare forza e lustro alla Toscana.

 

Alberto Monaci
Presidente Consiglio Regionale della Toscana

Contenuto aggiornato al 21 dicembre 2017