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Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA  n. 0466


Pari opportunità: via libera alla nuova commissione

Il Consiglio regionale ha approvato la nomina delle venti componenti con il voto contrario del Movimento 5 stelle e di un altro consigliere

 

di Luca Martinelli e Daniele Pecchioli, 29 aprile 2021

 

Il Consiglio regionale, nella seduta di ieri pomeriggio, ha approvato a larga maggioranza, con il solo voto contrario del Movimento 5 stelle e di un altro consigliere, la nomina delle venti componenti della Commissione Pari opportunità. Questi i nominativi: Pieraccioni Roberta, Coralli Caterina, Gobbi Monica, Bresci Diletta, Cantoni Eleonora, Zari Rosanna, Basanieri Francesca, Biagini Siliana, Cocchi Mirella, Dacci Daniela, Fronzoni Gilda, Giuliani Maria Federica, Guerri Roberta, Musse Ali Nura, Paffetti Monica, Rimi Laura, Robustelli Cecilia, Simoni Cinzia, Torricelli Francesca, De Marco Filomena.
 
“Mi trovo nell’imbarazzante situazione di fare gli auguri di buon lavoro alle componenti della commissione, ma allo stesso tempo mi trovo costretta ad annunciare il voto contrario del mio gruppo – ha detto la capogruppo del Movimento 5 stella, Irene Galletti. - Per la prima volta nella storia della Regione, infatti, la commissione Pari opportunità non rappresenta l’interezza delle forza politiche presenti in Consiglio regionale, poiché il nostro gruppo non ha potuto esprimere una sua nomina, nonostante che si sia fatto più di un tentativo per riequilibrare la rappresentanza”.
 
Il presidente del Consiglio, Antonio Mazzeo, ha confermato che i tentativi fatti per dare a tutti i gruppi presenti in aula rappresentanza all’interno della commissione Pari opportunità non sono andati a buon fine. “Dovremo trovare una soluzione per trovare un equilibrio alla rappresentanza del Consiglio regionale – ha detto. – Ne approfitto per dire che, al di là, di questo specifico caso, presenterò presto una proposta di modifica del regolamento, perché non è possibile, come è accaduto e come accadrà più avanti riguardo alle delibera che riguarda Irpet, che nel procedere alle varie nomine non si rispetti il principio della parità di genere. Non dovrà più succedere”.



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