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Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA  n. 815


Pari opportunità: promuovere cultura del rispetto tra i generi

Rosanna Pugnalini, presidente della commissione consiliare in scadenza di mandato, affida a Giunta e Consiglio un ricco programma di attività su cui occorre “continuare a vigilare”. E aggiunge: “Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e in questa particolare congiuntura di crisi sanitaria, sociale e economica, occorre mantenere alta la guardia. Toscana all’avanguardia, ma non fermiamoci”

 

di Federica Cioni, 24 novembre 2020

 

“Non fermarsi, mantenere sempre alta la guardia, perché la violenza di genere continua a essere sistemica, radicata e trasversale, anche nella nostra Toscana, che pure ha fatto della cultura del rispetto una delle sue più grandi priorità”. Lo dichiara la presidente della commissione pari opportunità in Consiglio regionale, Rosanna Pugnalini, nell’approssimarsi della scadenza di mandato.
 
“In occasione della giornata internazionale per il contrasto alla violenza di genere il 25 novembre di ogni anno, e pure in dirittura d’arrivo di questa commissione, non posso che rilevare quanto ancora ci sia da fare - afferma. - Siamo in una regione in cui il contrasto alla violenza di genere è stato affrontato con programmi e attività solide. Abbiamo una presenza capillare di sportelli di accesso per le vittime, centri antiviolenza, case rifugio. La rete territoriale per la prevenzione è costante e incisiva; da dodici anni, caso unico nel Paese, l’osservatorio sociale regionale, con il contributo di tutti i soggetti della rete, stila un rapporto annuale che permette ai decisori istituzionali di intervenire con precisione. Ma occorre fare ancora di più”.
 
“Nel corso del nostro mandato – continua Pugnalini – abbiamo evidenziato la necessità di vigilare in ambito di nomine da parte del Consiglio regionale negli Enti, società pubbliche e  fondazioni, per il rispetto dell’equilibrio  della rappresentanza di genere”. “Alla nuova legislatura lasciamo una piccola base di lavoro che, ci auguriamo, verrà continuato”. “Le nostre proposte di azioni – prosegue la presidente - spaziano dai temi della conciliazione dei tempi vita/lavoro alla cittadinanza di genere, dal contrasto alla violenza di genere al sistema di welfare, dal care giver all’innovazione sociale”.
 
Pugnalini specifica anche quanto fatto nel corso del 2020, un anno “particolare, che ha risentito dell’emergenza sanitaria poi diventata anche economica e sociale, causa di una crisi senza uguali, almeno dal dopoguerra. Sono mesi difficili in cui le donne si sono trovate ancora di più in prima linea, sia nel lavoro fuori casa sia nelle famiglie, con  un surplus di responsabilità. Viviamo in un Paese dove il lavoro di cura ricade sulle spalle femminili per una percentuale che si avvicina al 70 per cento anche nei periodi di normalità. Possiamo allora capire bene le ricadute della pandemia” osserva la presidente, ricordando altri temi affrontati tra i quali le sofferenze, l’isolamento ulteriore delle donne vittime di violenza di genere “che proprio in questi mesi difficili vivono supplizi ancora maggiori”.
 
“Resta di estrema importanza –conclude Pugnalini - la promozione della cultura del rispetto tra i generi e quella per il superamento di discriminazioni e stereotipi, tanto radicati quanto dannosi. Tale promozione deve essere accompagnata e sostenuta nelle scuole, nelle famiglie, nei mezzi d’informazione, sul lavoro, nella politica  e deve vedere impegnati tutti e tutte, uomini e donne. Occorre uscire dall’indifferenza che troppo spesso ci spinge a guardare altrove. L’indifferenza è abulia, l’indifferenza è il peso morto della storia”dichiara ancora, citando Antonio Gramsci, e conclude ricordando Liliana Segre: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte”.



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