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Fondo Salvo Mastellone


Il Fondo Salvo Mastellone venne acquisito in comodato gratuito dalla Regione Toscana nel 2013 dagli eredi del professore.
Consta di circa 3.000 documenti tra monografie e periodici che trattano gli argomenti oggetto di studio della vita del professore: la storia del pensiero politico, delle dottrine politiche, delle scienze regionali, del federalismo, dell’Europa (in particolare dell’Inghilterra), della democrazia ma anche degli esuli politici e dell’emigrazione. Una significativa quantità di volumi è dedicata a Giuseppe Mazzini, figura che il professore iniziò presto a indagare (il primo volume risale al 1851) e che rimarrà uno dei suoi interessi principali nell’arco della sua vita di studioso.

Non essendo un Fondo omogeneo quali sono, per esempio, il Fondo sul Risorgimento e il Fondo sul pensiero politico francese conservati presso la Fondazione Spadolini - Nuova Antologia, non presenta i vantaggi della unitarietà ma, in compenso, testimonia ad ampio raggio dei plurimi interessi dello studioso. Certamente il nucleo principale è rappresentato dai temi e dagli autori maggiormente indagati, quali Vico, Machiavelli, Marx, Cattaneo, Croce, Gramsci, Sturzo, per citarne solo alcuni, insieme ai classici del pensiero economico moderno (Smith, Mill, Marx etc.) nonché delle teorie politiche moderne (Locke, Tocqueville, Labriola, Mosca, Pareto etc.).
La raccolta è arricchita dagli studi di storici suoi contemporanei, o quasi, in particolare Gian Maria Bravo, Arturo Colombo, Eugenio Garin, Eugenio Guccione ecc.

Il Fondo Salvo Mastellone testimonia anche del grande interesse dello studioso per la sua città natale, Napoli, e per le questioni legate al risorgimento meridionale e al Mezzogiorno in genere.
Interessante particolarità della raccolta sono infine quei volumi che non rientrano nelle categorie sopra descritte e che danno conto degli interessi, oltre che professionali, anche personali della figura di Salvo Mastellone: in special modo l’arte e la letteratura insieme ai libri di viaggio e altri temi minori.
Il Fondo, che copre un periodo cronologico che va dal 1851 al 2012, anno della morte del professore, conserva principalmente opere edite tra il 1960 e il 2005, con una rilevanza di occorrenze negli anni settanta e ottanta.
Le opere precedenti agli anni quaranta sono circa una novantina e sono per tipologia assai varie.

 Leggi l'elenco dei titoli del fondo disponibili presso la Biblioteca della Toscana.



Contenuto aggiornato al 24 gennaio 2018